Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/22

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8 ATTO PRIMO
A riposar sul rusticale aratro,

Sovra carro trionfai non miri assiso? 1
Ergasto. Spirto di vanità non ti seduca;
Non t’inganni il desio... Ma qual rimiro
Donna correr ver noi?
Giustino.   Sembra piangente;
Sembra fuggir da chi la siegue 2.
Ergasto.   Aita
Senti che chiede.
Giustino.   Io recherolle 3 aita.
Questa rustica vanga in sua difesa
Adoprerò. (ripiglia la vanga
Ergasto.   Ferma, che fai? Deh! figlio4,
Contro tanti che far solo pretendi?5
Giustino. Ciò che m’ispira6 il mio coraggio.

SCENA II.

Eufemia 7 da cacciatrìce, inseguita da uomini mascherati, e detti.

Eufemia.   Aita,

Soccorso per pietà.
Giustino.   Perfidi, addietro8.
(s’avventa9, combatte colla vanga e li fa ritirare
Questa donna lasciate.
Ergasto.   Oh! ciel, proteggi 10
Di Giustino il valor.
Eufemia.   Donate, o Numi,
Al mio pietoso difensor vittoria.
Giustino. Perfidi, già cadeste; ecco s’invola
D’essi la più vil parte. Al suolo, al suolo,
(getta la vanga

  1. Ms.: asciso.
  2. Ms.: segue.
  3. Ms: recherete.
  4. Ms.: Ferma; che fai? Deh Figlio ecc.
  5. Ms.: prettendi?
  6. Ms.: Inspira.
  7. Nell’autografo, qui e sempre: Euffemia.
  8. Ms.: Indietro.
  9. Ms.: s’aventa al mascherati ecc.
  10. Ms.: Oh Ciel, protteggi ecc.