Non sarawi di te l’uom più felice.
Giustino. (Scoperto ho assai).
Vitaliano. Tu taci? Non ti affidi1,
O paventi l’azzardo?
Giustino. Io non pavento;
Che perigli maggiori ho superato 2.
Ma perdona, signor. Chi m’assicura
Che Vitalian ciò brami?3 e che poi voglia
Darmi l’alta mercè che tu prometti?
Vitaliano. Non credi al labbro mio?
Giustino. Potria cangiarsi
Il core del tuo re.
Vitaliano. Se Vitaliano
A te parlasse, il crederesti?
Giustino. Allora
Fede gli presterei4.
Vitaliano. Dunque m’ascolta...
(guarda d’intorno
Polimante. (Che mai dirà?)
Vitaliano. L’arcano a te si fidi.
Sappi...
Polimante. (Signor...) (piano a Vitaliano
Vitaliano. Che Vitaliano stesso 5...
Polimante. (Ahimè! Che fai?) (a Vitaliano
Vitaliano. Che Vitalian si cela
In un dei due che qui presenti or miri.
Giustino. Ah I mentitori, ah scellerati 6, adunque
A ingannarci veniste? E chi di voi
È il ribelle infedel?
Polimante. (Signor, t’accheta.
(piano a Vitaliano
Salva la vita tua). Rispetta, audace, (a Giustino
- ↑ Ms.: l’affidi.
- ↑ Ms.: superati.
- ↑ Nel ms. c’è qui una semplice virgola.
- ↑ Così il ms.; nell’ed. Zatta: prestarci.
- ↑ Ms.: istesso.
- ↑ Ms.: scelerati