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ATTO SECONDO
Non sarawi di te l’uom più felice.

Giustino. (Scoperto ho assai).
Vitaliano.   Tu taci? Non ti affidi1,
O paventi l’azzardo?
Giustino.   Io non pavento;
Che perigli maggiori ho superato 2.
Ma perdona, signor. Chi m’assicura
Che Vitalian ciò brami?3 e che poi voglia
Darmi l’alta mercè che tu prometti?
Vitaliano. Non credi al labbro mio?
Giustino.   Potria cangiarsi
Il core del tuo re.
Vitaliano.   Se Vitaliano
A te parlasse, il crederesti?
Giustino.   Allora
Fede gli presterei4.
Vitaliano.   Dunque m’ascolta...
(guarda d’intorno
Polimante. (Che mai dirà?)
Vitaliano.   L’arcano a te si fidi.
Sappi...
Polimante.   (Signor...) (piano a Vitaliano
Vitaliano.   Che Vitaliano stesso 5...
Polimante. (Ahimè! Che fai?) (a Vitaliano
Vitaliano.   Che Vitalian si cela
In un dei due che qui presenti or miri.
Giustino. Ah I mentitori, ah scellerati 6, adunque
A ingannarci veniste? E chi di voi
È il ribelle infedel?
Polimante.   (Signor, t’accheta.
(piano a Vitaliano
Salva la vita tua). Rispetta, audace, (a Giustino

  1. Ms.: l’affidi.
  2. Ms.: superati.
  3. Nel ms. c’è qui una semplice virgola.
  4. Così il ms.; nell’ed. Zatta: prestarci.
  5. Ms.: istesso.
  6. Ms.: scelerati