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LA BELLA SELVAGGIA 557
Schichirat. Non so dove mi sia.

Rosina.   Cosa vuol dir?
Schichirat.   Bevete.
(le offre la bottiglia
Rosina. Oh, non bevo a quest’ora.
Schichirat.   Dunque beverò io. beve
Povero Schichirat, ma che destino è il mio!
Rosina. Cosa vi è succeduto?
Schichirat.   Per amor mio piangete.
Ho terminato il vino, e più di prima ho sete.
Rosina. Ne vorreste dell’altro?
Schichirat.   Io non direi di no.
Rosina. Tagliatevi la barba, ed io ve ne darò.
Schichirat. Ch’io mi tagli la barba? maledetto destino!
La mia povera barba cosa ha che far col vino?
Rosina. Io ve ne do un barile, se la donate a me.
Schichirat. Cosa vorreste farne?
Rosina.   Vo’ farmene un tuppè.
(gli tira la barba
Schichirat. No, corpo della luna, la barba io non vi do.
O lasciatela stare, o ch’io vi ammazzerò.
(tira fuori un ferro
Rosina. Come! un ferro nascosto? anderò ad accusarti.
Schichirat. Per levarti l’incomodo, vien qui, voglio ammazzarti.
(si avventa col ferro, e traballa
Rosina. (Costui mi fa paura). Schichirat, ho burlato.
Sai che ti son amica.
Schichirat.   Come! non ti ho ammazzato?
Rosina. Non mi vedi? son viva.
Schichirat.   Sei viva, ne ho piacere.
Via, facciamo la pace, e portami da bere.
Rosina. Or ora te ne porto. Ma di’, per qual cagione
Hai quel ferro nascosto?
Schichirat.   Ho una brutta intenzione.
Rosina. Vuoi ammazzar qualcuno?