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LA BELLA SELVAGGIA 573
Fatto con buona grazia, o un verde naturale?

Il brutto è sempre brutto; sia il sangue, o sia il pennello,
Quel che dipinge un volto, quando par bello, è bello.

SCENA VI.

Campagna con padiglioni.

Don Alonso da una parte coi Soldati Portoghesi che a suono di tamburo si mettono in ordinanza. Dall' altra parte Camur, Zadir, Papadir, con altri Selvaggi incatenati.

D. Alonso. Popoli Americani, uditemi, e tremate.

Contro il vostro destino vano è il furor che usate.
Noi non venimmo armati per il desio malvaggio
Di seminar le stragi fra il popolo selvaggio.
L’unica nostra cura è sol quella ricchezza
Che le miniere asconde, e che da voi si sprezza.
La libertà, la vita, a voi non fu contesa,
Ma sol le insidie vostre ci armano alla difesa.
Posto da noi soltanto sul terren vostro il piede,
Ai nostri danni accinto il popolo si vede.
Pace a voi si protesta. Odio da voi si mostra.
Fra di noi si combatte, e la vittoria è nostra.
Potea dell’armi il dritto rendervi schiavi e oppressi;
Voi libertade aveste dai vincitori istessi.
Ma le catene appena vi trassero dal piede,
Al benefìzio ingrati mancaste a noi di fede.
Alla pugna insidiosa barbaramente accinti,
Dal valor di nostr’armi foste fugati e vinti.
E quei che sopravvissero al militar conflitto,
Ebber novel perdono di fellonia al delitto.
Dicalo chi di voi, a morte condannato,
Fu dalla mia pietade assolto e liberato.
Dicalo quell’indegno che ancor per me respira,
E in ricompensa il perfido alla mia morte aspira.