Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu/62

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ATTO TERZO

SCENA III.

Arianna sola, senza spada.

Oh me infelice!

Reggermi più non posso. Io vo1 perdendo
Dalle ferite il sangue, e alcun non veggo
Che soccorrer mi possa. Eterni Dei,
Assistetemi voi. Se la mia morte
Piacevi, morirò contenta almeno
Or che in favor dell’armi nostre io vidi
La fortuna piegar. Fuggono gli empi2
Scellerati 3 ribelli, ed io il bel frutto
Della vittoria non godrò. Potessi
Prima almen di spirar l’ultimo fiato,
Anastasio veder! Fra queste braccia
Stringerlo una sol volta... Oimè... le luci
Mi si abbagliano 4... Io manco... Aita, o Numi.
(s’adagia a piè d’un albero, e sviene

SCENA IV.

Vitaliano 5 senza spada, ed Arianna svenuta.

Vitaliano. Perfidissime stelle!6 Eccomi vinto;

Eccomi disarmato, e già vicino
All’ultimo mio fato. 1 miei guerrieri
Quelli non son ch’esser solean. Oppressi
Da rio 7 timor, fuggono i vili8, ed io
Solo, senza il mio ferro, ah! che far posso?
Ah! che per mio tormento anco la morte
Mi niegano 9 le stelle. Avesse almeno
La sua spada il guernrier ch’estinto parmi.

  1. Con nel ms.; nell’ed. Zatta per isbaglio è stampato vuo’.
  2. Ms.: gl'empj.
  3. Ms.: scelerati.
  4. Ms.: s'abbagliano.
  5. Ms.: Vitaliano anch’esso ecc.
  6. Nel ms. c’è la semplice virgola.
  7. Nell’autografo era scritto vil, ma fu cassato dall’autore.
  8. Nell’autografo era scritto gl’empj, ma fu cassato.
  9. Ms.: negano