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ENEA NEL LAZIO | 275 |
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
Vedesi approdare sulla spiaggia un naviglio da cui sbarcano
Selene e Perennio.
Perennio. Lode agli eterni Dei, del mar fremente
Che di spavento ci ha finor ricolmi,
Posammo alfin su stabil suolo il piede.
Oh come dolci, oh come liete spirano
L’aure su questi lidi! Esser dovrebbe
Questa del mar tirren spiaggia remota
Dell’Etruria il confine; io n’ho memoria
Fin dagli anni miei primi, in cui scorrendo
Terre e mari d’Europa, a dire appresi