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LA DALMATINA 47
Devi seguir miei passi a forza o per amore:

(afferrandola per un braccio
Tu l’altra man le afferra. (a Marmut, che eseguisce
Zandira.   Fermati, traditore.
(tenta liberarsi
Lisauro. Invan cerchi lo scampo.
Marmut.   Invan fuggir t’impegni.

SCENA XI.

Alì con Soldati, e detti.

Alì. Tolgasi la mia schiava di man di quegl’indegni.

Marmut. (lascia Zandira, e fugge
Zandira. Numi, aita!
Lisauro.   Zandira libera non fu resa?
Per qual ragione or veggola all’amor mio contesa?
Alì. Tu non pagasti il prezzo. A quel che l’ha sborsato,
Ibraimo la renda. Andiam, siegui il tuo fato.
(a Zandira, conducendola fra i Soldati
Zandira. Dove, ah dove mi guidi?
Alì.   Dove consiglia amore.
Vieni, e la legge impara seguir del tuo signore.
Al sciambecco, soldati.
Lisauro.   Zandira alla catena?
Zandira. Per le tue colpe, ingrato, deggio soffrir tal pena.
(Salgono nelle navi i Soldati e Alì medesimo conducendo seco Zandira; indi salpano, e vedesi allontanare lo sciambecco.

SCENA XII.

Lisauro solo.

Ah rimprovero acerbo che mi ferisce il seno;

Speme di liberarla mi rimanesse almeno.
Ma il mio destin perverso privami d’ogni aiuto: