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L'IPPOCONDRIACO 177
Soave e sicurissima.

Fondato il mio sapere ho nella pratica,
Perchè Rerum magistra est experientia.
Di chimica e spargirica,
Di fisica e botanica,
Ne so quanto mi basta; benchè dicesi
Ars longa, vita brevis, & caetera.
Ranocchio. Mi piace il vostro spirito,
Già mi fido di voi.
Melinda.   (Sei nella trappola).
In questo vaso piccolo
Chiuso è un licor mirabile
Chiamato oro potabile,
Che in italian vuol dire oro bevibile.
Ranocchio. Quello che cercan tutti, e mai nol trovano?
Melinda. Appunto quello. Io lo trovai prestissimo,
E ve lo insegnerò con modo facile.
Ranocchio. (Ora son felicissimo).
In grazia il vero ditemi.
Melinda. Prendete quel che chiamasi
Ente primario, ovver prima materia,
Unitela coll’acqua de’ filosofi,
Al foco distillatela,
Ed avrete il mirabile
Licor che rende l’uom robusto e vegeto
E può formar la traduzion metallica.
Ranocchio. Non intendo il principio: egli è oscurissimo.
Melinda. Così parliamo noi. Basta, prendetevi
Per or la sanità. Tutto bevetelo,
Se volete guarire. (È pien d’arsenico).
Ranocchio. Alla vostra presenzia
Dunque lo beverò.
Melinda.   Su via, finiamola.
Ranocchio. (Io so che questi chimici
Soglion far dei spropositi).