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Ma questo non conclude il matrimonio.

Livietta. Non vorrei... basta... or via,
Quello che è stato, è stato. Se prometti
Cangiar vita, e lasciar
Questo infame mestier, sarò tua sposa.
Cardone. Che vita? che mestiere?
Livietta. Quello di falso giocatore.
Cardone. Io falso giocator? Tu menti.
Giocai, è ver, ma senza frode.
Livietta. Perchè dunque fuggir dalla città?
Cardone. Perchè un infame, un impostore,
Accusato m’avea per baratore.
Ed io per uscir d’imbroglio 1,
Fuggivo con il servo ed il convoglio.
Livietta. Posso dunque di te fidarmi?
Cardone. Tel giuro.
Livietta. Avverti a te.
Cardone. Che serve?
È ita la parola.
Livietta. Or bene: ecco la mano.
Cardone. Torno da morte a vita:
Benedetta finzione.
Livietta. Sarai uomo dabbene?
Cardone. Dabbenissimo.
Livietta. Fedele alla tua moglie?
Cardone. Fedelone.
E tu, moglie amatissima,
Sarai fida al tuo sposo?
Livietta. Fedelissima.
Cardone.   O che sorte, o che piacere,
  Se farai un bel puttino,
  Galantino, tenerino,
  E da quei poi sentirai
  Quel caretto oà oà.

  1. Così il testo scorretto.