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IL QUARTIERE FORTUNATO 381
Roccaforte.   Via, scaricate. (ai Soldati

Ponete in quella stanza i miei bauli,
Li schioppi, le pistole,
E senz’altre parole,
Se non trovate stalla apparecchiata,
Disponete i cavalli nell’entrata.
(i Soldati col bagaglio entrano in una stanza
Bellinda. (Misera me! sto fresca). (da sè
Roccaforte.   Con licenza.
Voglio andar a veder per mio diletto,
Se la camera è bella e buono il letto.
Bellinda. Ma signor, mi perdoni... io non intendo...
Roccaforte. Cosa andate dicendo?
Dovreste consolarvi
D’avere in casa vostra
Un uom della mia sorte.
Informatevi ben chi è Roccaforte,
  Io son quell’uom terribile
  Che tutti fa tremar.
  Ma sono ancora amabile,
  Con donne so trattar.
  La faccia furibonda
  Vi ha fatto del timor.
  Sareste più gioconda,
  Se mi vedeste il cor. (entra nella stanza

SCENA III.

Bellinda, poi Roccaforte che torna.

Bellinda. Ah questi quartiermastri

Non hanno discrezione;
Distinguere non sanno le persone.
Una vedova sola
Ha da tener un offiziale in casa?