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114 la marfisa bizzarra

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     E dicendo al marchese: — Altri che voi,
non ci avrien fatte uscire oggi di casa, —
nel marziale agone andaron poi
l’una col naso e l’altra con la nasa.
Terigi alla risposta era infraddoi,
e alfin chiusa la bocca gli è rimasa,
che non gli era venuto un complimento
da fare a quelle un bel ringraziamento.
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     Un risolino e un abbassar di testa
per quella volta esser dovè bastante.
Dopo re Salomon si manifesta,
che pareva uno stinco di gigante,
con una dama giovinetta e mesta,
la qual dovea tenerlo per giostrante,
perché lo sposo non vuol per niente,
fuor che il re Salomone, altro servente.
61
     Ughetto di Dordona era il consorte,
del costume novel non ben suaso;
ma perch’egli era pure un uom di corte,
il vecchio e il nuovo temperava al caso.
— S’usa il servente; e bene, abbi la Morte,
disse alla moglie un di, torcendo il naso:
e certo ad ogni passo Salomone
sputa catarro ed anima e polmone.
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     Un «oh!» s’udi nella sala all’arrivo
di Salomon, che il palagio rimbomba,
perocché a far le scale semivivo
era rimasto, e sfiata con la tromba.
La dama vergognosa il viso schivo
teneva e basso. —Povera colomba! —
dicean le genti burlone. Ella passa,
e non bada al marchese che s’abbassa.