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178 la marfisa bizzarra

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     Era un di di quaresima, e nel duomo
per il predicator v’era gran piena,
che si teneva inarrivabil uomo
per eloquenza e mente e voce e lena.
Predicava ogni di che il volean domo
i suoi persecutor; ma: — La balena
— dicea — non teme il morsecchiar de’ granchi, e
Dio non vuol che l’uditorio manchi,
76
     Un fraticei piú franco non fu visto.
Usa argomenti e prove non piú intese.
Saltava dalla passion di Cristo
ad una descrizion del mal francese.
Poiché dell ’«attrazione» avea provisto
e «parti eterogenee» il paese,
e d’un trattato bel di notomia,
faceva il crocione e andava via.
77
     La «predestinazione» usava farla
di sabato, perché gli altri oratori,
non predicando il sabato, ascoltarla
potessero con gli altri ascoltatori.
Ma la ragion probabile, a pensarla,
ch’ei spargesse di sabato i sudori,
era ch’essendo solo quella volta,
facea nel borsellin maggior raccolta.
78
     Scrive Turpin che in questa sua fatica
avea detta una cosa bella assai,
cioè che Cristo nella storia antica
a Pietro disse: — Tu mi negherai; —
e che Pietro risposto avea: — Né mica;
ciò che dite, maestro, non fia mai; —
ma che Pietro alla fin l’avea negato,
siccome Cristo avea pronosticato.