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Pagina:Gozzi - La Marfisa bizzarra.djvu/99

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canto quarto 89

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     Vannoti a sangue quelle principesse
che sono incinte pria che sieno spose,
e si maí-itan poi per interesse
co’ duchi che non san di queste cose?
poi vanno a partorir Filosofesse
a Roma, e fan le faccende nascose,
acciò il marito non veda la prole,
e si battezzi un tristo, s’ei si duole?
48
     Ti piaceran le donzelle d’onore
di quelle principesse della corte,
non mica vaghe del far all’amore,
ma ingravidate senz’aver consorte?
Mille garbugli infami di scrittore,
che tutto guarda colle luci torte,
e ad ogni mal facilita la via,
dicendo: — Insegno la filosofia. —
49
     Le filosofe sue bello è vedere
colme di passioni e debolezze,
tradir le dame i duchi, e per dovere
far le ruffiane ed altre gentilezze,
e far le spie di dietro le portiere
co’ birri a lato, acciò si raccapezze
un che fu ladro un tempo, e in tal maniera
dire: — Egli è quello, — e mandarlo in galera.
50
     Le prefazion di questi autor moderni
(non so, Rugger, s’hai fatto ben l’esame)
appellano «istruttivi» i lor quaderni,
«filosofici» e «vaghi per le dame».
Io so che ci faran de’ begli schemi
le suore nostre che di questi han fame.
Dico che provan lor dottrine strane
filosofe e duchesse le puttane. —