Pagina:Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu/296

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74 il corvo.

     Smer. (basso ad Arm.) È bel; vi piace; è tenero; è gentile;
     È Re; v’adora; a che tardate?
     Arm. Millo,
     Vostra son, nol ricuso, e pronta sono
     Per l’altar, per le nozze.
     Mil.                                         O generosa,
     Umana Principessa! Voi, Leandro,
     Servitela alla Reggia, ond’ella possa
     Alquanto riposar. Frattanto al Tempio
     Vadan gli ordini miei.
     Smer.(basso ad Arm.) Via, state allegra.
     Andiamo; allegra.
     Arm.(basso) Ah, Smeraldina mia.
     Questo cor non lo vuol. (servita Armilla da Leandro, dopo un’inchino, ed un’occhiata notabile a Jennaro che sarà immerso in una profonda malinconia, parte)
     Smer.(a parte) La compatisco,
     Se sapesse i pronostici!... Qui vedo
     Un certo che... Ma forse saran fiabe.
     Le nozze non turbiam. (entra)

SCENA SETTIMA.

Millo, Jennaro indi Pantalone e servi.


     Mil.(a Jen.)                          Perchè tardanze
     Alla mia contentezza, al mio conforto
     Volevate, o Jennaro?