Pagina:Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu/324

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102 il corvo.

L’aere ammorba, e il respirar m’opprime?
Questo è l’alito certo di quel mostro
Infernal minacciato, che s’appressa.
(attonito) Eccolo entrar da questa loggia. Oh vista
Spaventevole ed atra! Giusto Cielo,
Che tutto scorgi e degli oppressi hai cura,
Dà forza a questa spada, a questo braccio,
A questo cor, che a’ tuoi voleri è servo, (pianta la fiaccola)
(uscirà un grande e spaventoso dragone, che vomiterà qualche fiamma. Jennaro lo assalirà)
Alla tua ingorda canna, orrido verme,
Vittima sarò prima.
(seguirà combattimento con vari giri violenti per la scena. I colpi di Jennaro saranno inutili. Il mostro s’anderà avvicinando alla porta dirimpetto. Jennaro anderà rinculando verso quella per difenderla)
 O me infelice!
D’adamante o di porfido ha le scaglie
Questo crudo animal (darà altri colpi) Fratello, oh Dio!
Mal ti difendo.
(il mostro spingerà Jennaro da una parte, s’avvicinerà alla porta)
                              Questo a voi consacro
Ultimo colpo disperato, o Numi.

(alzerà la spada a due mani, darà un colp grandissimo ferendo il mostro, e tagliando a un tratto la porta, che si spalancherà. Il