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parte prima - capitolo xix 131


Per una lunga serie d’anni non erano stati tenuti registri, né delle rendite né delle vendite fatte de’ capitali, e tutti avevano ragione negando d’essere stati amministratori.

In questo stato di cose la morte d’un padre lascia una famiglia esposta ad una irreparabile guerra intestina e suscettibilissima a’ piú accesi argomenti di dissensione.

Sarei indiscreto e inumano se per le cose avvenute dopo la morte del padre accusassi madre, fratelli, sorelle, cognata, tutti di buone viscere, ma tutti riscaldati i cervelli da’ sistemi sino a quel punto tenuti e da un certo costume addormentato sopra ad una consuetudine diretta dall’ingannato amor proprio.

Un giovane solo nel mezzo a tanti, di poco piú di vent’anni e piú pensatore che favellatore, con un’aria marziale appresa, che cercava di piantare delle nuove regole e di levare de’ domini, accendeva l’irascibile e apriva l’adito a de’ sospetti di sopraffazione e di tirannia.

I riscaldamenti delle fantasie offuscano la ragione e sono infermitá. Le infermitá non sono condannabili, e il mio esterno, di cui si avrá l’immagine esattissima nel ritratto che darò di me stesso, aveva forse di que’ difetti che possono far sospettare con delle false ma scusabili conghietture.

Mia madre, nel mezzo alle sue afflizioni per la recente mancanza del marito, non lasciava di proporre il pagamento della sua dote, benché tenuissima, come una persona che si crede vicina a naufragare e in necessitá di cercare uno schifo per salvarsi.

La cognata si mostrava al solito necessaria, faccendiera, e i sensali e gli ebrei e le femminette da servigi non scemavano le loro visite.

Le sorelle erano sempre in confabulazioni secrete tra loro e colla cognata, che prometteva loro mariti e dotazioni.

Dopo tutte le sue proteste caldissime di prendere il freno del governo, mio fratello Gasparo aveva in sul momento medesimo consegnati alla moglie i danari giunti da Padova, tratta qualche moneta per il suo borsellino, ond’ella potesse disporre a talento, e legatissimo a’ studi suoi ed a’ consueti suoi pacifici e geniali modi di vivere, non mostrava alcun segno di padronanza.