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148 memorie inutili

conseguenza, alcune false impressioni svantaggiose contro di me, e l’indole mia, che piccica del satirico, può forse averle alimentate e ribadite.

Se le Memorie della mia vita cancelleranno alcune di coteste false impressioni, averò l’obbligo alla mia storica veridica penna ingenua, e non mai ad una penna seccatrice apologetica sopra alle censure che mi si facessero dietro alle spalle dalle altrui lingue.

Nelle sopradette amare circostanze fui avvertito che la moglie di mio fratello, sempre progettante poetica e sempre vaga di maneggi e d’amministrare, aveva sedotto il povero mio fratello, facendogli credere e vedere mentalmente delle montagne d’utilitá a firmare la scrittura della condotta del teatro di Sant’Angelo in Venezia, e non so quante scritture di stipendio ad una truppa di comici, che dovevano agire ad una rovina, ma ch’ella conteggiava per un opulente vantaggio, facendosi impresaria, direttrice e sovrastante e seguace alla truppa ne’ teatri di Venezia e di terraferma.

Avrei non voluto avere questa notizia. Benché ella desse un’idea delle anteriori direzioni tenute e mi servisse di giustificazione, non ebbi alcun sentimento allegro, e compiansi il fratello e gl’innocenti suoi figli. Tentai, senz’essere nominato, di far dissuadere quella femmina rovente sopra una tale impresa. Ributtò ogni persuasione tentata, certissima di guadagnar de’ tesori da far mordere le dita d’invidia a’ di lei cognati.

Non era piú tempo di ritardare quelle divisioni che sino a quel punto aveva tenute lontane.

Oltre il desiderio che aveva di far noto al mondo il mio dissenso in questo proposito indecoroso e rovinoso, scorgendo per buon consiglio tenuto che la intrapresa avrebbe per qualche via potuto involgere le sostanze di tutti, senza delle divisioni di fraterna legali, intimai civilmente al fratello Gasparo la separazione del patrimonio, cosí consigliato.

Discesi a de’ trattati ed a cercare d’accomodarmi co’ miei parenti. S’interposero delle persone, e fu estesa e firmata una carta preliminare di divisione e di accordi, col comune consentimento