Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
parte prima - capitolo xxv | 159 |
fece rinforzare i discorsi ch’ella era giá mia moglie senza il menomo dubbio.
Aveva io giá presa a pigione co’ fratelli una casa nella contrada di Sant’Ubaldo, di poco costo, ammobigliandola con parsimonia del bisognevole. Proccurava che il mio minore fratello Almorò proseguisse le sue scuole, appoggiato ad un buon religioso. Attendeva a pagare i debiti, a riparare qualche fabbrica cadente, a sollecitare le attive mie liti, ed a scrivere in alcune ore del giorno molti poetici capricci per distrazione.