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180 | memorie inutili |
aveva avuta l’abilitá di ridurre una lunga schiera di persone, che si dicevano suoi creditori per averle somministrato danari e robe a’ bisogni della nostra famiglia, e le avevano sottoscritti degli attestati di voler riconoscere lei sola per debitrice, ch’ella aveva presentati in giudizio.
Un vespaio di questi aventi credito, delusi nel loro pagamento, a litigio terminato e soluto sequestrò le migliori nostre sostanze per volere il pagamento da noi tre fratelli. Non dovevamo pagare doppiamente, ma per affogar l’idra e per fugare il vespaio ho dovuto molto correre e far molto disputare a’ tribunali.
A tali passive vessazioni s’aggiunse una mia grave infermitá a farmi ritardare la lite che aveva incominciata col signor marchese Terzi di Bergamo. Riservo a degli altri capitoli della materia, perché de’ sbadigli, che precedono quelli del mio lettore, m’impediscono il proseguire per ora.