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286 memorie inutili


Oltre all’essere impuntigliato col Derbes disertore e alquanto colla signora Manzoni, ma soprattutto per porre una truppa forte nel teatro del cavaliere da me indotto a concederlo al Sacchi, aveva espresso un buon pronostico sulla giovine Ricci, e per istinto m’era legato al cuore di non voler essere fallace.

Ella m’accoglieva con affabilitá e con aria di contentezza. Di giorno in giorno rilevava in lei della abilitá non comune.

La trovava mesta talora, e chiestole un giorno il perché fosse malenconica, ella mi disse che prevedeva la sua rovina nell’essere entrata in una compagnia di femmine e d’uomini quasi tutti congiunti di sangue e collegati insieme; che si vedeva isolata, senza alcun appoggio; che la di lei madre l’aveva rimproverata e sbigottita sull’aver accettato d’unirsi a quelle genti, predicendole che sarebbe stata oppressa, screditata e sforzata a partire come disutile da Venezia, con sommo pregiudizio de’ suoi buoni princípi di acclamazione nelle altre cittá meno combattute da altre comiche compagnie.

Risi de’ suoi timori e delle previsioni, benché non fossero larve. Proccurai di farle credere quella gran bugia che il merito supera sempre tutti gli ostacoli. Le promisi de’ soccorsi scenici di nuovo aspetto a lei appoggiati. La assicurai che, se indovinava di farla necessaria all’utilitá della compagnia, il che non poteva nascere che dal farle guadagnare decisivamente la grazia universale del pubblico, tutti i pericoli sarebbero svaniti ma che ciò non si poteva fare s’ella non superasse le trepidazioni e se non avvezzava l’animo alla costanza e a non curarsi di qualche contrarietá.

Pareva a quella giovine ch’io dovessi essere rispettato e guardato da’ suoi nuovi compagni con sommo riguardo per quel bene che avevano da me ricevuto, per quello che potevano ricevere e per quello che potevano perdere se mi sdegnassi; e convien dire ch’ella si sia determinata a coltivare la mia amicizia come l’unico suo sostegno.

La sua povertá mi destava la compassione, e le sue maniere civili e gioviali di accoglimento, che parevano sincere, mi piacevano. Cercava inoltre di conoscere l’indole sua per poter