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parte seconda - capitolo viii 287

comporre delle parti che stessero bene al di lei carattere e per far verificare il mio buon pronostico in di lei favore; studio che aveva sempre fatto sopra a tutti gli altri attori da me protetti, per essere giovevole alla cassa della comica comunitá. Questo mio studio in quel tempo riguardo alla Ricci poté essere di pochi giorni e di qualche momento soltanto.

Le mie visite e le mie attenzioni per quella giovane increscevano alle altre attrici parenti, accuratissime per sistema a tener dietro a’ passi di tutti, relativi alla loro repubblica. Esse mi facevano delle questioni, con aria di noncuranza e d’ingenuitá, sopra all’abilitá della Ricci. Pareva loro di vedere in lei de’ gran difetti e un’impossibilitá fisica ch’ella potesse mai riuscire nella loro compagnia. Mostravano però un gran desiderio d’ingannarsi. Conosceva le loro maliziette, replicava i miei pronostici, e m’impegnai maggiormente a sostenere i buoni preludi della mia opinione, proponendo di farli vedere avverati.

Allora fu che volarono per la compagnia delle dicerie e degli aneddoti sul costume scorretto della povera mia alunna novella. Ciò non era cosa da non aspettarsi. Tutti sapevano tutto e nessuno era l’autore della propalazione.

Ho detto ch’ebbi sempre il vizio di sostenere i piú oppressi di quella societá. Lasciai cadere a terra tutte le ciarle e m’impegnai con maggior fervore a soccorrere la sussistenza d’una meschina indigente con un marito, un figliuolo, una gravidanza, e d’ottima disposizione nell’arte sua.

La compagnia passò a Mantova, indi a Verona a recitare, dove la Ricci partorí e dove il cielo, per favorirla, le ha levata quella seconda prole.

Da quelle due cittá giunsero lettere uscite da’ compagni della Ricci a Venezia, che screditavano l’abilitá di quella giovine. La dipingevano carica di difetti invincibili e prevenivano il pubblico di Venezia in di lei svantaggio.

I gran partiti che avevano in questa cittá le due belle e brave attrici della compagnia rivale a quella del Sacchi, che doveva entrare nel teatro in Sant’Angelo, tessevano anticipatamente la