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10 memorie inutili

la Ricci doveva partire colla compagnia e star lontana sei mesi da Venezia. Ero in un grand’errore. Non v’era tempo che potesse estinguere il cruccio e il livore di quella femmina verso di me, come rileveranno coloro che non ricuseranno la noia di leggere le mie ingenue narrazioni.

Il Sacchi venne a salutarmi due giorni prima della di lui partenza per Mantova. Si lagnò civilmente meco perché in quell’anno aveva di poco favorita e protetta coll’opere mie teatrali la di lui truppa. Addussi che il mio poco ben stare in salute e delle faccende famigliari m’avevano sviato dalle fantasie sceniche.

— Non è vero — diss’egli; — ho saputo che della commedia di Tirso da Molina intitolata: Celos con celos se curan che le ho data da leggere da gran tempo, Ella ha posta in ossatura e composta una commedia intitolata: Le droghe d’amore, alla quale poche ultime scene mancano; e lei dovrebbe darmela o spedirmela a Mantova, ché la proverei in quel teatro. — È vero — rispos’io — che mi sono spassato a scrivere quella favata mentr’ero in casa nella mia tediosa convalescenza; ma siccome trovo l’opera senza forza, prolissia e in vero opera da convalescente, non sono persuaso d’arrischiarla in un pubblico teatro, anzi l’ho posta a dormire tra gli altri miei scartafacci dimenticati. — Per l’amor del cielo! — soggiunse il Sacchi — tralasci questi suoi consueti timori. La Ricci m’ha riferto d’averla udita, ch’è bellissima, e che anzi l’ha stimolata a terminarla. — Può darsi — diss’io — che nel tempo che siete fuori di Venezia, qualche momento d’ozio desti in me il capriccio di condurla a fine, mancando giá poche ultime scene; ma per darla al teatro poi ci penserò molto.

Il Sacchi si mostrò desideroso di sentire la lettura di quella commedia non terminata, prima della di lui partenza.

Volli aderire al suo desiderio. La portai la sera alla sua casa dov’erano radunati molti de’ suoi compagni e compagne, mancante però la Ricci. La lessi con poca voglia e poca vibrazione sino al punto ch’ella mancava, vale a dire sino alla nona scena dell’ultimo atto. Non dubitava che mancassero elogi e trasporti comici su quella lettura. Niente mi persuase di dar quella