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302 memorie inutili

Non credo di riflettere male sulla vostra natura, perocché si vede che siete corso tante migliaia di leghe e a chiudervi nella stamperia del cavalier Fouct sino in Stockholm per recenni addosso de’ sozzi libelli con tutte quelle ragioni che si leggono nelle candide Memorie della mia vita.

È certo che dopo la vostra ritrattazione di cui parlerò, io bramoso della vostra cordialitá mi sono incontrato faccia a faccia con voi in Venezia ed in Padova ben trenta volte, e salva la cavalleresca vostra increanza di non movere il cappello dalla vostra grillaia, non scòrsi in voi il menomo segno d’animo guerriero. Eravate allora giá determinato ad una fuga criminosa e mal consigliata. Era quello il momento di sfogare fronte a fronte una valorosa brutalitá e poscia d’andarvene, se vi restavano le gambe. Il vostro cuore di lepre affida ne’ sutterfugi e nella cloaca del vostro calamaio soltanto.

Non crediate però ch’io vi faccia il torto di non considerarvi capace d’una soperchieria a tradimento. Ho troppi segni da dover rispettare la vostra eroica capacitá su questo punto.

Quanto alla ritrattazione ordinatavi dalla giustizia de’ saggi padri nostri, vi protesto ch’io l’ho ricevuta col cuore evangelico e obbediente al testo: «Diligile inimicos vestros» dal canto mio.

Vi sperai ravveduto e giudicai che i vapori del vostro cervello si fossero diradati.

M’ingannava, perocché rinnegate da spiritoso anticristiano e da pertinace nel vostro errore quella giusta ritrattazione, adducendo che da una forza superiore non potevate sottrarvi dal scriverla.

Come! Un uomo terribile come siete voi, che ha giurato di non «curare punto la propria esistenza», che tuona nella pagina 100 d’una sua Narrazione a suo modo: — «Questo mio petto bersaglio di velenosi dardi non s’apre alla viltá, téma non lo punge, del ben oprar non si pente, nella difesa dell’onor non si stanca», — discende poscia per timore a smentir se medesimo con una ritrattazione?

Voi, uomo dragone, non dovevate rispondere al grave ministro che venne a darvi l’ordine cattolico per parte degl’inquisitori