E l’uomo che, parli o taccia,
È un elettissimo vaso;
Ah, l’uomo con gli occhi, il naso
36E la bocca nella faccia!
L’uomo, di così benigna,
Di così santa natura,
Che il diavolo n’ha paura,
40E, quando può, se la svigna!
Son così belli, che io
Mi metto a piangere quando
Li guardo, e rido pensando
44Il loro destino e mio. —
Essere uno e diverso
E coerente e sconnesso,
Vuol dir rifare in se stesso
48Il glorïoso universo.
Meglio esser molti che uno:
E l’uno, l’uno ove molti
Sieno con arte raccolti,
52Non morrà mai di digiuno.