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Ah, lasciam ire quel forse:
So che tu fai tante grazie!...
Per poco che sian soccorse,
Le voglie mie saran sazie.
Io non ti chiedo già nulla
Di quanto appare e dispare:
Oro, incenso.... erba trastulla!
Che ne dovrei dunque fare?
Io non ti chiedo le glorie,
Nè le delizie del mondo:
Per le vesciche e le scorie
Nutro un disprezzo profondo.
Io, se nel dir non eccedo,
Se d’ascoltarmi ti piace,
Io solamente ti chiedo
Di farmi finire in pace.
In pace! È questa la cosa
Migliore! poi, senza chiasso,
Scombiccherare in un sasso:
Tizio alla fine riposa.