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Spargete quest’aer grigio,
Empiete l’anima mia,
Di vostro molle prestigio,
Di vostra dolce follia.
Fiamme di rossi tramonti,
Chiarori d’albe tranquille,
Snebbiate ascosi orizzonti
Alle mie stanche pupille.
Musiche antiche, frementi
Tra dense arbori, a specchio
Di chiare acque dormenti,
Sonate all’avido orecchio.
Tenere, sante parole,
Che mi parlaste d’amore,
Versate un raggio di sole
In quest’inverno del core.
Ridiserratevi o cieli,
O ben guardati riposi,
Delle memorie fedeli,
Dei sogni miracolosi.