Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
Invano spera, asservita
Al sogno che non la sbrama,
Di risarcire la trama
Della sua logora vita.
L’ore ingannevoli e corte
Più non faranno ritorno;
Declina il breve tuo giorno,
E già t’accenna la morte. —
Come un rigurgito d’acque,
S’ira di venti le preme,
Tumultuaron l’estreme
Note, poi l’organo tacque.
Nessuna voce del mondo
Giungeva nell’ora incerta,
E nella chiesa deserta
Era silenzio profondo.