Pagina:Graf - Le poesie, Chiantore, 1922.djvu/973

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Ero a quel tempo, o abete,
 Degli anni miei nel fiore,
 E mi teneva amore,
 Cara e ingegnosa rete.

Ero a quel tempo, o abete,
 Pien di baldanza in fronte:
 Bevevo ad ogni fonte
 E bruciavo di sete.

E come t’ebbi scorto,
 Dissi ridendo: Al certo,
 S’io torno, quel diserto
 Albero sarà morto.

Ed ecco, o viva trave,
 Tu sopra questi balzi
 Erta e salda t’innalzi
 Com’albero di nave.

E vedi me, già chino
 Verso la madre antica,
 Ritentare a fatica
 Il memore cammino.