Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/103

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DECLINAZIONE DEI TEMI Singolare. Duale. Plurale. Strum. farci fafwrtH falfa? Diti. fari

fata? Abl. far ut? »

Geo. • fata? fa vii? Loc. farci?

fai? Quanto a fai, membro finale di composto aggettivo, vedi il §. i3a, oss. §. 140. I polisillabi semplici, mascolini, o masc. e femm., terminati in ^od -q seguono la declinazione dei monosillabi finiti in queste vocali (v. §. i38), se nonché rigettano, fra le desinenze arbitrarie, la propria del femminile; all’Acc. Sing. pigliano ? in cambio dura, e all’Acc. Plur. in luogo dura il masc. prende a e il femm. a. In- O \ 1 ^ \ oltre è da notai-e cbe questi temi dinanzi a vocali non risolvono le finali in ga ed aa, ma le cambiano nelle corrispondenti semivocali secondo il §. 22, e i temi in t fondono questa vocale coll’g del Locativo in analogia del §. 57. Servano d’esempio afa, m., sole, , in. (e f. ), ballerino. Duale. afa gràl N. V. Acc. Strum. aro Singolare. Plurale. afa? Dat. Abl. Gen. Loc. a# ama gru aatarr ggror — afa? ?fa? afa fa# —— arc? afa? afafa? afa aro? afag ?3? WI gro? re), partoritricc, può considerarsi come un'anomalia della declinazione de' polisillabi femminili in ^ (v. §. 137), intervenuta per ragion d'eufonia, in quanto cbe un gruppo di quallro consonanti si facea troppo duro in un monosillabo. Dove tal gruppo non era richiesto, si mantennero le antiche flessioni; e ffaa7 e ffaar (Acc. Sing. e Plur.) si aggiunsero a maggior estensione dell'aDalogia cbe questo nome contratto dovette seguire dei monosillabi femminili in