Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/118

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FINITI IN CONSONANTE. 109 ilere in «lue categorie: la prima, «ii quelli che non alterano la loro forma, salve le modificazioni eufoniche; la seconda di quelli che hanno una forma forte e una forma debole, (v. §. 161). Comincieremo dal trattar della prima. §. 438. Nella declinazione de’ temi uniformi che, come semplici, sono la più parte sostantivi, generalmente non accade avvertire altro fuorché le mutazioni eufoniche accennate nel §. 147, III, onde re re passano in tt ? e dinanzi al re tutte in ?, dinanzi al re tutte in re. Rechiamo a saggio di declinazione , m., vento, e rererare, m. f. (n.) (da far, tutto, -4- rare, sapere), onnisciente, nel quale ultimo è da notare il al §. 35. passaggio dell’aspirazione di re in ra ' Singolare. Duale. Plurale. Nom. Voc. rareg rerfaì retjiig Acc. refajr

  • 1 ^fl *^s

rerarefa reregrera Strum.

  • 1 ^vrn

refafsre rerèrefkre, Dat. H li «Tja* rerèrò

reraqrerre Abl. rerererere Gen.

««aire,

reragreìre rerarererre Loc. wfii 0 rerèreg Il neutro di rerarere fa : Nom. Voc. Acc. Sing. rerèq* , Duale rerarere!, Plur. reragftre. §• 439. I neutri re^re,, fegato, ragre , escremento, ne’casi deboli (tranne Nom. Voc. Acc. Sing.), e debolissimi (eccetto Nom. Voc. Acc. Duale) (v. §. gg, 2, 3), come pure 110 DECLINAZIONE DEI TEM