Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/139

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TEMI formasi colla giunta deli bati rò» (v-§• *97,11), onde p. e. da rarefa» si fa u TI rara! che declinasi come gg! (v. §. i 3y). §. 484. 4) I temi del participio attivo del perfetto raddoppiato formati per mtezzo del suffisso rara (v. Formazione de' Participi) nei casi forti cosi del maschile come del neutro (v. §. 99, i) inseriscono la nasale dinanzi a » e, fuorché al Voc. Sing., allungano inoltre l’y del suffisso, che mutasi quindi in rat». Ne’ casi senza flessione (Nom. Voc. Sing. m.), cadendo la sibilante conforme al §. 54, 2, l’anusvara passa in re, onde da rat», si fa rarg (Nom.), e da «fa rare (Voc). Inoltre il suffisso rare, ne’ casi deboli passa in rare, 0 rag (v. §. 48, II, 2, b, <*) e ne’ debolissimi si attenua in rare, (rera,, v. §. 48, III, c). 2) Dinanzi a questo rere, (rera) nato da rare,: a) il tema verbale modificato per ragion d’eufonia torna nella sua forma di prima, onde p. e. rererra» (da rara», -4- rare,, secondo il §. 42), che ha errato, mutando ra» in rere, diventa rarere»,, fgfgra» (da fgfgra -4- ra», secondo il §. 43), che ha scherzato, si fa fgfgra»; b) cade l’g copulativa, onde p. e. da raffara»,, che è stato, si fa reg», da Òfrarare,, che ha cotto, Óra»,; c) g ^ re rei qj si governano secondo i §§. 23, 24, onde p. e. farfare, (da fare! di re!), che ha temuto, diventa fare», cgqrare, (da qrq, di <q)> che ha tagliato, qqra»,, ’-ragra» (da gg di g), che ha fatto, -rag» , ma fgfgra», (da fgfy di fy), che è entrato, fgfyre»,, rerrara» (da rerg di che s'è ricordato, rewrgq ; d) i temi provenienti dalle radici «q, scavare, req, andare, gq, nascere, ?q (raq), uccidere, gettano via i’rar radicale, onde da raiki» si fa re»»», da ggrra», rò?» (v- a)i da ggvrare, gq», (v. §. 4i, b), da gra«iq gg»,. Tipi di declinazione: »»sq (da piangere), che ha pianto, ra fórra» (da «n, stare), che è stato, farfare, (da ret, temere), che ha temuto, gg«q (da re», andare), che è andato.