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da «, suo, «rra=K o ovvero ra« o ra«t), frani rarere o «ran:, aòrarrariì, Aor. rararfonraq, rararfraraq, rafra#rftraq, raqfHràfra, Fut. I yrftuTcrftR, raftnrrfw, frarafwfì#, <rilffitnò,Fut.lI rarfarprerfrà, rafrararfra, fra#firanf?, ròHrarè, Condiz. ra^fuirraq, rarafraraq, rafra#- ftrarq, ra^rlfrarò, Preeat. ynmraq, rafinraq, frafòrarraq, fa ffi raffi- Denominativi formati col suffisso rara (v. §. 4°7> H). §• 410. Per mezzo di questo suffisso, analogo a quello de’verbi della classe io e del Causale ( v. §§. 258, io; 2^5; 363), si formano Denominativi aventi principalmente significato di fare, far diventare, prendere, adoperare, dichiarare, qualificare, rappresentare quello, come o per quello che vien significato dal tema nominale, onde p. c. da «ra, pelle, -4-rara formasi il tema denominativale «rara, prender la pelle, cioè levarla, scorticare. §•. 41I-I. Dinanzi ad rara i temi nominali di una sola sillaba (anche se fatti tali secondo II ) vi’iddano le finali ( ra, g ri > * ^ ^ v- §• *9) e dopo rat (anche se nato da ra per via della vriddi anzidetta) inseriscono ra in analogia del §. 364, onde p. e, ral (da raffi# , felice, secondo 1IT) fa rarrau (= rè -+- rara), far felice, «, suo, passalo, per la vriddi anzidetta, in «t, fa «tura ( = «t -4- q -+- rara), dichiarar per suo, q, terra, rerrara (= rat -4- rara), far diventar terra. II. I temi nominali di due o più sillabe, e, se indeclinabili (v. §. 235), anche monosillabi, fognano l’ultima vocale insieme colla seguente consonante, se alcuna ne segue, onde p. e. da frag, impedimento, si fa fragra, far impedimento, impedire, da gry, leggero, «rara, /fa' leggero, alleggerire, da rar#, madre, rer#ra, far madre, ingravidare, da ti», re, «rara, far re, da «t, (indecl., v. §. 235), cielo, «ra, far diventar cielo. Eccezione, rara, cosa, %#, scienza, rara, vero, formano il 314 de
