Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/323

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nominativi. Denominativo in analogia ilei monosillabi in re ( v. I ), onde mimi, riqnrc, nutrì. III. I temi nominali finiti in qy ut fq? u? gettano via questi suffissi e riprendano la forma del tema primitivo, onde p. e. da tata? (= q?, ghirlanda, -+- fri?), ghirlan- doso, fassi mru, far ghirlandoso, inghirlandare. IV. I nomi, che fanno il superlativo per mezzo d’ysr, formano il Denominativo colle stesse modificazioni o sostituzioni del tema di cui al §. 197, II, onde p. e. fare, veloce, e. gq, vecchio, che secondo il §. 197, 11,2, hanno rispettivamente per superlativo #fqg, rò» ( = ròT -+- y» ), fanno #1, surei (v. I). V. I nomi, che nella declinazione distinguono il tema in forte e debole ( v. §§. 99; 147, II), formano il Denominativo dal debolissimo, onde p. e. tg?, cane, che nella debolissima forma diyenta gjy (v. §. 166), fa ypru,far diventar cane, qualificar per cane, ecc. VI. Formansi alcuni di questa sorta Denominativi mediante prefisso (v. §. 89, li) e con vario significato, onde p. e. da yac, coda, con y, su, formasi uyròl, rizzar la coda, da gii?, pelo, con re?, a seconda, re?gìqq (v. II), palpare il pelo, da rifar, lira, con qq, sopra, qqqfaq, cantar sulla lira, da qqq, usbergo, con qq, con, qqqq (v. II), vestir l'usbergo. • * ’ . . Coniugazione dei Denominativi in rei (v. §. 407, II). §. 412- Questi Denominativi, che sono il più delle volte parasmaipailici, si coniugano in analogia dei verbi della decima classe e dei Causali ; e perciò appartengono alla Coniugazione I (v. §. 259, a); pigliano il Perfetto perifrastico (v. §. 3o8, r) e l’Aoristo della maniera terza (v. §. 321, 2); nei due Futuri, nel Condizionale e nell’Atman. del Precativo inseriscono l’y copulativa (v §. 20i, I, 2), dinanzi a cui cade Tre finale del tema; nel Pa- DENOMINATIVI. 316