Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/339

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raffi# (o TjrT, V. §. 428, 2, b), (la giri grifi# (ma da ègri, Int. 1, gtrgre#); b) ad arbitrio un re mediano le radici della cl. r, quando s’adoperano impersonalmente (v. §. 352, 3) ovvero a dinotar principio d’azione conforme al §. 426, r, a, onde p. e. da re# , balenare, si fa ref## 0 refi## #ra, è stato balenato da lui, resrfra#: 0 rareìf##: ra:, egli ha cominciato a balenare. II. Cadono le finali ra, rat, come pure l’rara de’ verbi della classe 10, dei Causali e degli analoghi Denominativi (v. §. 4io); e cade tutto ra, di necessità nell’Intensivo II e nei Denoin. conformi al §. 4x5, ad arbitrio negli altri (v. §§. 413, 41 4)t semprechè un tale ra sia immediatamente preceduto da consonante, onde p. e. yra# (v. §. 4°9)? ‘Però (v. §. 409), gftyr, farara (da yg, cl. 10), to (Caus. di q), rarrara (Denom. da q, terra, v. §. 41 r, I), farara (Int. II di q), fiffire (Int. II di ffig), rarara (v. §. 4x5), rafraro (Denom. da raffi#, secondo il 4x3) fanno rispettivamente yrfw#, ratfett, gffifg#, fafficT, rarrffi#, rari##, fayffi#, fifrafg#.» ramfg#, raffi fui ri o raffiffi#. Osservazioni. 1) Vale il §. 249, I, onde da », rag, rasi, raq, » si fanno »ffi (v. §. 251, III, oss.), raffi#, refgr#, raffi# (v. §. 48, III), ffifra#; II, onde p. c. da ?» raffi#. 2) In cambio della forma derivata prendono la primitiva: a) il Causale di » in senso di leggere, onde » e non raffi#; b) ad arbitrio, nel Causale e nella deeima classe, fa*) ***> «**» ol1cle P- e- faft* 0 fa*(v- §. 431, V), gffire o «rar (v. §. 249, III), qffi# o » (v. §. 43x, VI). §• 451 • In cambio di re pigliano (insieme col loro In- tens. I) il suffisso ra (0 rar, secondo il §. 41, c), che sempre s’appicca senza l’g copulativa: I. Le radici terminanti in rara (ra, rè, fa, v. 25, c) e insieme comincianti per gruppo consonalico, il quale contenga una semivocale (rax, g, q, q), onde p. e. da rat si fa rarrar (v. §. 4', c), da fi snra- PART