Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/348

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J (Caus. ili ??) si là ùnnrear» (v. §. ’à^i), ila reto# (Desici, di fa?) fatofrifriure (v. §. 38q), ila rei? e rifriy ( Int. 1 di ? e frig) rifufritnre, rironre (v. §. 4o4, II), da riffa? ( *nL II degli stessi verbi) riffa#», rifa#» (v- §• 4°^? DI), da gran e friy (Denominativi secondo il §. 409) fafrernr», frirrrrg» (v. §. 409, III), da mure (Denom. da terra) mrefrew» (v. §■ 412), da qfriro (Denom. da tari») tarifanr» 0 qfrifrot» (v. §• 4*6). §. 440. Dinanzi al suffisso unta (o untori, secondo il §• 4 fi c): 4) I verbi finiti in dittongo mutanlo in un (cf. §. 25, c}, onde, come p. e. gr fa grtore (= gr -+- untore, v. §. 21, 2, a), così ri rotore (= ro -+- mtore ), ri rotore- 2) La vocale gunabile si guna, onde p. e. da ffa? si fa ^rotore, da to untore (= % -+- »tore, v. §. 25, a), da ? roretore (= to + untore), da * rerrtore, da friy ( Denom. secondo il §. 4°9> II) friraftre; non però nel Desiderativo, nè pei verbi di cui al n. 3, onde p. e. «riffa? (Desid. di fa?) fa fariffa rotore- 5) I temi verbali finiti in ui fognano questa vocale, i verbi della classe 10, i Causali e gli analoghi Denominativi (v. §. 4*0 e segg.) gettano via rare, e ITnt. Ilei Denominativi secondo il §. 4*5 (e ad arbitrio anche gli altri in re, v. §. 4*3 e segg.) gettano via lutto re, se questa sillaba viene immediatamente preceduta da consonante, onde p. e. da figi (Denom. secondo secondo il §. 4°8) si là * untore, da torre (da «e, cl. 10) tortore, da tovre (Caus. di ??) ritatore, da riffare e rifaur (Int. II di ? e friy) rifrattore, rifuggire, da uum (Denom. secondo il §. 4*5) uurgtore, da tari» (Denom. secondo il §. 4*5) tarirotore o tarivtore. §. 444. Dinanzi al suffisso re: 4) utt re ri to passano in q, onde p. e. da gr si fa fe, da ri Irre, fi» to #re. Eccez. gfryr getta via un onde gfrsr (cf- §• 354, ")• 2) Le finali y % t * passano in guna, ? e, quando 340 PARTICIPI.