Pagina:Grammatica Sanscrita - Giovanni Flechia.djvu/77

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68 G E N £ R Er §. 94. Il nome sanscrito distingue i tre generi: mascolino, femminino e nèutro., Questi generi sono principalmente determinati dal significato e possono eziandio inferirsi dalla desinenza del tema. I. Secondo il significato sono comunemente: 4) di genere mascolino, oltre i nomi degli esseri viventi (reali o immaginari) del sesso maschile, anche i dinotanti sagrifi- zio, anima, paradiso, tempo, sue divisioni (tranne la notte, femm.), monte, nuvole, laghi, stagni, alberi, pesi, misure, spada, saetta, mano, guancia, labbro, braccio, denti, gola, unghie, petto, giunture; 2) di genere femminino, oltre ai nomi degli esseri di sesso femminile, i dinotanti plaghe, terra, fiumi, arbusti, notte (contro 4), baleno; 5) di genere neutro, gli aggettivi e i participi presi in astratto, i nomi dinotanti aria, firmamento, bosco, foglia, fiore, frutto, sorta di frutti, cibo, città, acqua, ghiaccio, freddo, caldo, forza, pugna) piacere, dolore, felicità, infortunio, ricchezza, metalli, sale, aromi, unguenti odorosi, carne, sangue, vista, occhio; 4) di genere masc. e femm. i nomi d’animali, i patronimici e i nomi d’uomini in.quanto se ne può formar quello delle donne; 5) di genere masc. e neutro parecchi nomi, massime di cose inanimate e dal tema finito in r (v. II, J, a); 6) di tutti c tre i generi i nomi d’agente, gli aggettivi così semplici come composti, e i participi. Eccezioni. Fra le varie eccezioni sono spezialmente notevoli fri?, n., amico, e g?, n., moglie, gir, m., moglie, usato solo al plurale (v. §. g8, eccez., a), ts??, n., nome d’una specie di giganti. II. Secondo la desinenza del tema sono: 4) fra gli u- scenti in vocale, i finiti: a) in r, mascolini o neutri, e parecchi, massime se nomi di cose inanimate, d’entrambi i GENERE. 69