Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/160

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i53 a una sola dicitura. Dan^e V articolo è apposto nei primi due esempj ad amico e piacere^ perchè T Autore intende di un amico e à un piacere particolare. Nel terzo e nei quar- to r articolo precede i possessivi ì^ostre e mie^ perciò che la fede e le forze ^ nomi da essi qualificati^ sono poste in con** fronlo p in opposizione alla fede e alle forze altrui* Ora dirò sua origine e costumi^ e con che ardimento teniò signoria. Dav. Il Davanzati, per amor della brevità, lascia una mol- titudine di particelle, cpme articoli, preposizioni, per lo più quando sian soverchie; e certo, que’tre nomi senza articolo e con nn solo possessivo danno a quella frase una rapidità e una arditezza tale » che ti sùnii trasportare dietro la foga delle parole. Ma intendiamoci bene, che la sua bellezza ap- pare per la ragione che in italiano, la maggior parte delle volley il poa$e$8Ìvo porta seco l’articolo, e si ripete innanzi a ciascun BOQfte; però’ che, se, per esempio, il possessivo fos- se sempre coml^ in inglese senza atliColo, e mai non si xì-^ petesse dopp la congiunzione, lo stile di quella frase non u- «cirebbe più deir ordinario. Ora, dei quattro avanti citati eaempj ,. ne* primi tre la particolarità è troppo evidente , e rartìcolo è necessario al possessivo^ ma nel qqarto si potria togliere, e dir mie forze» Cosi in questo, con stile più ampia e posato si direbbe: Ora dirò la sua origine e i suoi costur flu, e con che ardimento tentò la signoria di Romom Il possessivo si può mettere prima o dopo il nome^ nnlladimeao sarebbe pedaotismo il metterlo troppo sovente dopo. Segue (x ) bensì d* ordinàrio il nome, quando si pone (i) Neir ordine delle parole si dice quella precedere che prima si scri- ve» e ipielia seguire che si sctìto seconda* Faccio qaesla osserrazione, perché aU*occhio potrebbe parere il contrario»