Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/278

Da Wikisource.

rere^ andare in luogo ^ perchè dove si corre e sì va si sta ancora, cioà si sta correndo e andando* Si dice anche man’* dare in un luogoi e quantunque uno sia in Italia, i^o inFran^ da, in Germania ecc; perchè in tali espressioni non è determinato il luogo, supplendo il quale si vedrà che in Fran^ eia e in Germania dinoteranno stato in luogo» Aggiungendo dunque, per un supposto, à Palermo nel secondo esempio, e al papa nel terzo, quali luoghi determinati, si scorge che in Sicilia e in corte di Homa segnano il luogo in cui stanno i luoghi determinati* NuUadimeno determinando il luogo, basta far cenno di questo con la preposizione a, come nel seguente esempio, Partitami da casa mia^ al papa andas^a che mi maritasse. E medesimamente nell’espressione mandò a Genos^a. Dairidea di stato in luogo, la preposizione in passa, per analogia, ad esprimere lo stato del tempo, del modo fisico e morale in cui si truova una persona o oiia cosa. Per esempio, essendo graQde somiglianza fra il luogo in cui sta un corpo, e le vesti che gli uomini si pongono indosso, le quali si possono in un qerto modo considerare come il luo-go ove sta posto il lor corpo, perciò si è introdotto Toso di dire essere in farsetto, in toga^ in camicia. Nel quinto e~ sempio Tespressione in buon senno significa lo stato mora^ le in cui è la persona, perciò che le affezioni, le sensazioni, e le passioni deìV animo, sono, rispetto al medesimo, come le vesti rispetto al corpo; quindi essere in giubilo f in affli" mne^ in co//era. Similmente, il sesto esempio accenna stato di tempo; che l’esistenza delle cose può essere determinata tanto per rispetto al tempo, quanto in riguardo al luo* go; quindi il dire in un mese^ in un annOn in perpetuo.