Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/366

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339 esempi «come questi: Che partito hd essere il mio? Io va* i^der che fine ha as^r questa cosa, del Firenzuola; e come ne insegna il Cesari preciso osservatore delle proprietà della lingaa,il qual dice con Terenzio:/^/ siatemi fawrevoli ed ascoltate benignamente^ per conoscere ben la cosa^ e da questa fare argomento se H)i abbiate ascoltarle o rimandar* le con le fischiate» Io concludo adunque che, se si lascia libero arbitrio di assegnare non debito ufficio a quelle due preposizioni 9 là dove sono due modi di dire distinti 9 due €0Dcetti«si distruggono tutti due; perchè uon sapendo più chi legge lor precisa significanza, e d* altra parte essendo leggerissimo il segno della distinzione, non li prende poi per altro che per li cosi detti vezzi di lingua, cioè cose nulle. Il Caro mi prova ancora che sì possa dire son tenuto per del fuoco^ son svenuto per del pane^ ancora che a carte no, io abbia dichiarato non trovarsi esempio nei Tre di per e con seguite da del dello; questo mi pare però un caso particolare; da che Dafni «incerto di quale scusa scabbia a valere con Driante a cui era venuto per vedere la sua Cloe 9 sta dicendo fra se: che dirò io, dirò son venato per... del fuoco; son venuto per.^. del pane; e questa pausa ir^per e del rende giusta Tespressione* I • Siete per condannarlo. B. a. Io sono per non es’» serpiù. B* 3. Messer Fhancesco è per andare infra pochi dì a Milano, h. 4* Come il sole sarà per andar sotto^ cene^ remo per lo fresco. B« Siccome abbiam già veduto nel parlare delle preposizioni, l’ufficio di per è di esprimere un’idea di paesaggio.

N.
lla espressione equivalente, che non fosse manca, si potrebbe sostituire a questi idiotismi, ne* quali si dimostra un*