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42$ nel senso proprio, non sono nel metaforico; e tutte quelle locuzioni che ho di lui citate, che i Francesi chiamano tour^ nureSf ed egli traduce con giri, non sono locuzioni italiane» Eppure aggiunge il medesimo Antipurista, abbiam ceduto come pensava Orazio sul rinnoimmènto delle lingue^ cA’egli rassomiglia al cader periodico delle foglie^ ut silvae foLus PRONOs M UTA^iTua IR A1VN08. Bene, e io gli risponderò con parole d’Orazio. Te ipsum percunctor; an et cum Dura tibi peragenda rei sit causa Petilliif Scilicet^ oblitus patriceque patrisque^. •. patriis intermiscere petita Ferba foris malis^ CanusirU more bilinguis? cioè„ A te medesimo ne appello; forse che, se tu avessi a difendere ramico in una grave causa, dimenticata e la patria e li maggiori tuoi, vorresti intralciare il tuo discorso con parole mendicate dagli strani, a guisa de* bilingui di Ganosa? , , SI che noi avremmo proprio dimenticata la patria e i nostri maggiori, se volessimo dar retta alle sue ciance. Orado disse. Multa cadent quce nane sunt in honore y^ocabula^ ù volet usus; pure disse multa renascentur qu(e jam ce^ ridere. Ma io voglio prendermi in favore della mia causa an** :he quel multa cadent; e dico che ciò che fu in onore per lutto Io secolo passato è ripudiato dal presente; e l’Uso chi o constituisce se non quelli che scrivono? £ se quelli che ;crivono adesso si son tutti rivolti agli antichi,nevien di coneguenza che rinasca quel eh* era caduto. Sono ancora polii giorni y io lessi in un giornale francese che Targomento pattato nel suo primo discorso da un professore novamen^9