Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/451

Da Wikisource.

4a4 stile^ carattere di poesia? Sozzare tali che, se qualunque è l’una di quelle fosse nel Biagioli o nel Cesari» avrebbe for« za di guastare ogni loro riputazione f Saremo noi oggimai tenuti ad imparar il francese per intender questo iocompreosibile guazzabuglio che costoro voglion fare nostro sermone? Di quest* oro è pieno quel suo Antipurismo «che ci dà per guida alla buona prosa italiana. La nostra lingua è giii tanto ricca in locuzioni, che ne può arricchire il Francese, non che le abbia a mendicare da quello; senza che, odi T opinione di Du Marsais a questo rigiiardo.„ Ghaque langue a des expressions figurèes qui lai sont particulières; soit parceque ces expressions sout tirèes de certains usages ètablis dans un pays, et inconnus dans un autre; soit par quelque autre raisou purement arbitraire«Les differents sens figurès du mot wix que nous avons remarquès, ne sont pas tous en usage en latin; on ne dit pointpoo: pour suffrage. Nous disoxìs porter enpie^ ce qui ne serait pas entendu en latin par ferre irwidiam; au contraire, morem gerere alicui, est une fa9on de parler latine qui ne serait pas entendue en fran^ais, si on se contentait de la rendre mot à mot, et que Ton traduisìt porter la couiume à quelqu un^ au lieu de dire, faire voir ìl quelqu* un qu’ oo se conforme à son gout, à sa manière de voir, ètre complaisant, lui obèir.„ Ma^ dice Tautore dell’Antipurismo, queste forme di esprimersi non sono francesi ^ perchè i POcaboli che le compongono sono italiani^ le loro terminazioni^ le costruziom^ gli articoli^ tutto è perfettamente italiano. Gli voglio concedere tutto ciò, cioè che sian le parole e anche la costro* zione italiana; ma quelle medesime parole che sono italiaoe