Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/466

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439 J^ettura per carro o carretta Non poteva pia anticamente andare in Campidoglio in carretta se non i sacerdoti. Dav. I senatori di piede andasfa^ no in senato a* piedi e non in carro* Questi vocaboli carro e carretta sono assai più belli che i^ettura e carrozza* Car^ rettella^ che osano i Romani, è anche buon termine. /^e^/u/YZ, dal latino s^ecturus, è bene adoperato in cavallo da vettura y prestare un cavallo a vettura^ e anche vettura solo per cavallo o altro animale che porli; e T espression romanesca, cavallo d’affittolo falsa ed erronea, perchè s*a vrebbe a dire da^ e il vocabolo affitto si usa solo per le case e li poderi. Finalmente, son gallicismi i seguenti: rimarcare per notare; avviso^ consiglio; rango, stato, condizione; carica, luogo o posto; obbligare^ costringere, convenire, esser necessario» Essere obbligato è buono per legato in promessa^ aver obbligo^m^ non pel presente nel senso di ve ne ringra^ ziOfVe ne son tenuto. Piccarsi per vantarsi; mcar/care, commettere; darsi la pena f darsi briga o impaccio; accordare^ concedere; attaccamento, affezione; essere attaccato, far parte; azzardare^ avventurare; interessante, geniale; co^ raggiOf animo; coraggioso^ valente, valoroso; onesto uomo^ nom da bene; complimenti^ convenevoli. Troppi convenevo-^ li non degni del nom^ romano esser fatti*Dsiy* Travaglio per lavoro, fatica; nel medesimo tempo, a un* ora ecc. ■*