Pagina:Grammatica filosofica della lingua italiana.djvu/99

Da Wikisource.

72

CAP. VII.

DEGLI AGGETTIVI


L’aggettivo, o addiettivo, deriva dal latino adjectivus, che significa da giungere a o vero aggiuntivo; per la ragione che sempre si giunge al nome per qualificante. Il nome è stato diviso da alcuni in sostantivo e aggettivo; chiamando sostantivo quello che disegna gli oggetti che hanno sostanza, come pietra, corpo, legno; e anche quelli che l’immaginazione ha creati togliendo la idea dai nomi apposti alle sostanze, come anima, forza, tempo; e aggettivo quello che esprime alcuna qualità del sostantivo. A me pare che questa divisione del nome sia inutile, potendosi chiamare nomi que’ vocaboli solamente che distinguono gli oggetti; e aggettivi, cioè parole da aggiungersi o aggiunte al nome, quelle che sono intese a qualificarlo.

1. Il piano era intorniato di sei montagnette di non troppa altezza. B. 2. Certi costumi sono idonei e laudabili ad una certa età, che sono sconci e biasimevoli ad altra. B. 3. Sciocche lamentanze sono queste, e procedenti da poca considerazione. B.

La parola intorniato è l’aggettivo che qualifica il nome piano; sei è aggiunto numerico di montagnette; troppa, aggiunto d’altezza; certi, idonei, laudabili, sconci, e biasimevoli, sono altrettanti aggettivi che variano le qualità del nome costumi; i vocaboli sciocche, queste, e procedenti, qualificano il nome lamentanze; e poca modifica considerazione.