Vai al contenuto

Pagina:Grammatica italiana, Fornaciari.djvu/201

Da Wikisource.

prospetto delle conjugazioni ecc. 167

forma, in tali tempi, alla seconda conjugazione. P. es. nutr-ísc-o e nútr-o; nutr-ísc-i e nútr-i, ecc.


§ 5. Nel passato remoto della 2ª conjugazione sono usate ambedue le terminazioni -éi ed -ètti. La prima è più comune nelle scritture; la seconda nel parlare toscano. Si eccettuano alcuni verbi, come émpiere, méscere, páscere, cómpiere, tèssere (coi loro composti), e quelli dove -ere sia preceduto da t; i quali usano regolarmente le forme -éi, é, érono. P. es. riflettéi e non riflettètti; battéi e non battètti.


§ 6. Le prime persone singolari del presente e futuro dell’indicativo terminano in o, che nel futuro si accentua. P. es. lòdo, témo, colpísco; loderò, temerò, colpirò.

Tutte le seconde persone singolari terminano in i, eccettuato l’imperativo della prima conjugazione ed il congiuntivo della seconda e terza, che escono in a: imp. lòda: cong. téma, colpísca.

Tutte le prime persone plurali escono in -mo, le seconde plurali in -te, le terze in -no, eccettuate soltanto le terze plurali del condizionale e del congiuntivo imperfetto, oltre alla terza plurale del passato remoto indicativo quando il sing. prende la forma -ètti.

Il congiuntivo presente nelle tre persone singolari termina in -a eccettuata la 1ª conjugazione che esce in i: téma, colp-ísca; lòdi.


§ 7. Hanno forme equivoche:

la seconda persona sing. del presente indicativo e la prima, seconda e terza sing. del pres. congiunt. nella 1ª conjugazione; e la seconda sing. del pres. ind. ed imp. nella 2ª e 3 conjugazione: