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1929-1930: primo quaderno 93

§ ⟨96⟩ Adelchi Baratono ha scritto nel II fascicolo di «Glossa perenne» un articolo sul Novecentismo che deve essere ricchissimo di spunti «sfottendi». Tra l’altro: «L’arte e la letteratura di un tempo non può e non dev’essere (!) che quella corrispondente alla vita e al gusto del tempo, e tutte le deplorazioni, come non servirebbero a mutarne l’ispirazione e la forma, così sarebbero anche contrarie a ogni criterio storico e quindi giusto di giudicare». Ma la vita e il gusto di un tempo sono qualcosa di monolitico? E allora la «corrispondenza» come può verificarsi? Il Risorgimento era «corrisposto» dal Berchet o dal padre Bresciani? La deplorazione lamentosa e moralistica sarebbe certamente scema, ma si può fare la critica senza deplorare. De Sanctis era un partigiano deciso della rivoluzione nazionale, tuttavia seppe criticare il Guerrazzi e non solo il Bresciani. L’agnosticismo del Baratono non è altro che vigliaccheria morale e civile. (Egli riconosce impossibile, per difetto di obbiettività e universalità, il giudizio di merito sui contemporanei).

Cfr Quaderno 23 (vi), p. 28-29.

§ ⟨97⟩ Salvadori, Valli e il lorianismo. Valli e la sua interpretazione «cospiratoria» e massonica del Dolce Stil nuovo (col precedente di D. G. Rossetti e del Pascoli) e Giulio Salvadori che nei Promessi Sposi scopre il dramma di Enrichetta (Lucia) oppressa da Condorcet, Donna Giulia e il Manzoni stesso (Don Rodrigo, l’Innominato ecc.) appartengono a una branca del Lorianesimo. (Di Giulio Salvadori e della sua interpretazione vedi un articolo in «Arte e Vita» del giugno 1920 e il libro postumo Enrichetta Manzoni — Blondel e il Natale del 33, Treves, 1929).

Cfr Quaderno 28 (iii), p. 13.

§ ⟨98⟩ 68 bisLello Gangemi, Il problema della durata del lavoro, Firenze, Vallecchi, 1929, L. 25. (Dalla breve recensione di Luigi Perla in «Italia Letteraria» del 18 agosto 1929 si ricava: il problema della durata del lavoro, passato in seconda linea dopo il miglioramento delle condizioni economiche seguito al periodo di depressione che ebbe inizio nel 1921, è ritornato ora in discussione per la crisi economica attuale. Esame della legislazione vigente in materia nei vari paesi, ponendo in luce la difficoltà di una regolamentazione uniforme. Il problema e ⟨la convenzione di⟩ Washington. Dal punto di vista dell’organizzazione