Vai al contenuto

Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, I.djvu/33

Da Wikisource.
26 quaderno i (xvi)

17 bis§ ⟨33⟩. Freud.     La diffusione della psicologia freudiana pare che dia come risultato la nascita di una letteratura tipo 700; al «selvaggio», in una forma moderna, si sostituisce il tipo freudiano. La lotta contro l’ordine giuridico viene fatta attraverso l’analisi psicologica freudiana. Questo è un aspetto della quistione, a quanto pare. Non ho potuto studiare le teorie di Freud e non conosco l’altro tipo di letteratura così detta «freudiana» Proust-Svevo-Joyce*.


§ ⟨34⟩. Il pragmatismo americano.     Si potrebbe dire del pragmatismo americano (James)*, ciò che Engels ha dettò dell’agnosticismo inglese? (Mi pare nella prefazione inglese al Passaggio dall’Utopia alla Scienza)*.


§ ⟨35⟩. Riviste tipo.     Teorica: «storiografia» specialmente. Molto unitaria, quindi pochi collaboratori «principali», cioè che scrivano il corpo principale di ogni fascicolo. Il tipo più corrente non può essere che quello medio, di una rivista legata all’attualità e i cui articoli siano di tipo divulgativo, espositivo. L’esperienza ha insegnato che anche in questo tipo occorre una certa omogeneità, o per lo meno una forte organizzazione interna redazionale che fissi molto chiaramente (e per iscritto) il terreno comune di lavoro.

Il primo tipo può essere [dato dal] la «Critica» di B. Croce [+la «Politica» di Coppola].

Il secondo tipo dalla «Voce» di Prezzolini prima e seconda maniera [+ «Unità» di Salvemini].

Un terzo tipo molto interessante si può ricavare dai numeri meglio riusciti del «Leonardo» di L. Russo [+ «L’Italia che scrive» del Formiggini].

Un’organizzazione unitaria di cultura che organizzasse i tre tipi con una casa editrice di collezioni «librarie» connesse alle riviste, darebbe soddisfazione alle esigenze di quella massa di pubblico che è più attiva intellettualmente e che più importa far pensare e trasformare.

Cfr Quaderno 24 (xxvii), pp. 9-10.


18§ ⟨36⟩. Lorianismo.     Ricordare il libro del prof. Alberto Magnaghi sui geografi spropositanti: questo libro è un modello del genere.