Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/268

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I93i-i932: (miscellanea) 943 zio ne del moderno romanzo italiano. Quale società, anzi quale ceto | dipingere? I tentativi più recenti non consisto- 6 no forse nel desiderio di uscire dai personaggi popolareschi che tengono la scena nell’opera manzoniana e verghiana? E le mezze riuscite non si possono forse ricondurre alle difficoltà e airincertezza nel fissare un ambiente (fra alta borghesia oziosa e gente minuta e bohème marginale)? » \ Il brano è sorprendente per il modo meccanico ed esteriore di porre le quistioni. Infatti avviene che «generazioni» di scrittori tentino a freddo di fissare l’ambiente da descrivere senza con ciò stesso manifestare il loro carattere «astorico» e la loro povertà morale e sentimentale? Del resto per « contenuto » non basta intendere la scelta 'di un dato ambiente: ciò che è essenziale per il contenuto è Vatteggiamento dello scrittore e di una generazione verso questo ambiente. L’atteggiamento solo determina il mondo culturale di una generazione e di un’epoca e quindi il suo stile. Anche nel Manzoni e nel Verga, non i «personaggi popolareschi» sono determinanti, ma l’atteggiamento dei due scrittori verso di essi, e questo atteggiamento è antitetico nei due: nel Manzoni è un paternalismo cattolico, una ironia sottintesa, indizio di assenza di profondo istintivo amore verso quei personaggi, è un atteggiamento dettato da un esteriore sentimento di astratto dovere dettato dalla morale cattolica, corretto appunto e vivificato dall’ironia diffusa. Nel Verga è un atteggiamento di fredda impassibilità scientifica e fotografica, dettata dai canoni del verismo applicato più razionalmente che dallo Zola. L’atteggiamento del Manzoni è il più diffuso nella letteratura che rappresenta « personaggi popolareschi» e basta ricordare Renato Fucini; esso è ancora di carattere superiore, ma si muove su un filo di rasoio e infatti degenera, negli scrittori subalterni, nelPatteg- giamento «brescianesco» stupidamente e gesuiticamente sarcastico. § (io). Risorgimento. Il realismo di Cavour. Il peso relativamente preponderante che i fattori internazionali ebbero nello sviluppo del Risorgimento risulta dal particolare