Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/322

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i93I_I932: (miscellanea) 997 § ( 95 ) ■ Cattolici integrali - gesuiti — modernisti. Nelle memorie di Alfred Loisy si troveranno elementi per questa rubrica: Alfred Loisy, Mémoires pour servir à Vhistoire ecclésiastique de notre temps, pubblicato nel 1930 031 (circa 2000 pp. in 8°)\ ^5^(96). Passante presente. Giolitti. _Nella commemorazione di Giolitti (morto il 17 luglio” 1928) scritta per il «Journal des Débats», Maurice Pernot dice: «Egli prese come punto di partenza un’idea originale e forse giusta: nel momento in cui in Italia si delineavano due forze nuove, cioè yna borghesia intraprendente e una classe operaia organizzata, bisognava sostituire ai vecchi Governi di partito un Governo d’opinione pubblica e far partecipare queste due forze alla vita politica del Paese» \ L’affermazione non è esatta né in generale né in alcuni particolari. Cosa vuol dire « sostituire ai governi di partito un governo d’opinione pubblica? » Significa sostituire al governo di «certi» partiti, il governo di «altri» partiti. Nel caso concreto, in Italia, significava distruggere le vecchie consorterie e cricche particolaristiche, che vivevano parassitariamente sulla polizia statale che difendeva i loro privilegi e il loro parassitismo e determinare una più larga partecipazione di «certe» masse alla vita statale attraverso il Parlamento. Bisognava, per Giolitti, che rappresentava il Nord e l’industria del Nord, spezzare la forza retriva e asfissiante dei proprietari terrieri, per dare alla nuova borghesia più largo spazio nello Stato, e anzi metterla alla direzione dello Stato. Giolitti ottenne questo con le leggi liberali sulla libertà di associazione e di sciopero ed è da notare come nelle sue Memorie2 egli insista specialmente sulla miseria dei contadini e sulla grettezza dei proprietari. Ma Giolitti non creò nulla: egli «capi» che occorreva concedere a tempo per evitare guai peggiori e per controllare lo sviluppo politico del paese e ci riuscì. In realtà Giolitti fu un grande conservatore e un abile reazionario, che impedì la formazione di un’Italia democratica, consolidò la monarchia con tutte le sue prerogative e legò la mo- 99§ QUADERNO