Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/343

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ioi8 QUADERNO 8 (XXVIII) la démolition. Ivresse littéraire. Souvenirs de lectures”. Crise bizarre qui transforma cet aristocrate d'idées et de goûts qu’était foncièrement Baudelaire en un énergumène que nous décrit dans ses notes son camarade Le Valvasseur et dont les mains "sentaient la poudre”, proclamant "l’apothéose de la banqueroute sociale”; crise bizarre d’où il rapporta une horreur sincère de la démocratie mais qui était peut-être aussi un premier avertissement physiologique»1 ecc. [è un primo sintomo della nevrastenia del Baudelaire] (ma perché non il contrario? cioè perché la malattia del Baudelaire non avrebbe invece determinato il suo distacco dal movimento popolare? ecc.). In ogni caso vedere se questi scritti politici del Baudelaire sono stati studiati e raccolti. ✓A" 5 (128). Scienza economica. Concetto e fatto di «mercato deter- 'minato», cioèrilevazione che determinate foi'ze sono apparse storicamente, il cui operare si presenta con un certo «automatismo» che consente una certa misura di « previdibilità » e di certezza per le inibis ziative individuali. «Mercato determinato» | pertanto equivale a dire « determinato rapporto di forze sociali in una determinata struttura dell’apparato di produzione» garantito da una determinata super- struttura giuridica. Perché si possa parlare di una nuova «scienza» occorrerebbe aver dimostrato che esistono un nuovo rapporto di forze ecc. che hanno determinato un nuovo tipo di mercato con un suo [proprio] « automatismo » e fenomenismo che si presenta come qualcosa di «obbiettivo», paragonabile all’automatismo delle leggi naturali. Scienza economica e «critica di una scienza economica». La «critica » della scienza economica parte dal concetto della « storicità » del « mercato determinato » e del suo « automatismo », mentre gli « economisti» puri pongono questi elementi come «eterni», «naturali»; analizza i rapporti delle forze che «determinano» il mercato, valuta le loro « modificabilità » connesse all’apparire di fattori nuovi e al loro rafforzarsi e presenta la «caducità» e la «sostituibilità» della «scienza» criticata: la studia come «vita» ma anche come «morte», e trova nel suo intimo gli elementi del suo superamento immancabile da parte di un « erede » che sarà « presuntivo » finché non avrà dato prove manifeste di vitalità ecc. Da queste considerazioni si può trarre argomento per stabilire ciò che significa « regolarità », « legge », « automatismo» nei fatti storici. Non si tratta di «scoprire» una legge metafisica di « determinismo », e neppure di stabilire una legge « generale» di causalità. Si tratta di vedere come nello sviluppo generale si costituiscono delle forze relativamente « permanenti » che operano