Pagina:Gramsci - Quaderni del carcere, Einaudi, II.djvu/397

Da Wikisource.

1072 • QUADERNO 8 ( XXVIII ) nati solo a diffamare la teoria e a suscitare dei faciloni superficiali, i quali credono d’avere tutta la storia in tasca perché sanno sciacquarsi la bocca con delle formule che sono fatte diventare delle frasi fatte, delle banalità (richiamare sempre la frase di Engels nella sua lettera a uno studente pubblicata nell’«Accademico Socialista»)2. Cfr Quaderno n (xvm), pp. 33 - 33 bis. « ( Si potrebbe fare una esposizione della fortuna letteraria e artistica e ideologica del mito di Prometeo, studiando come questo si atteggia nei vari tempi e quale complesso di sentimenti e di idee serve a esprimere sinteticamente volta per volta). Per ciò che riguarda il Goethe riassumo alcuni elementi iniziali, togliendoli da un articolo di Leonello Vincenti (Prometeo, nel «Leonardo» del marzo 1932): Nell’ode voleva Goethe fare della semplice «mitologia» versificata o esprimeva un suo atteggiamento attuale e vivo verso la divinità, verso il dio cristiano? Nell’autunno del 1773 (quando scrisse il Prometeo) Goethe respingeva nettamente i tentativi di conversione del suo amico Lava ter: «Ich bin « kein Christ». Un critico moderno (H. A. Korfï) | osserva (secondo le parole del Vincenti): «Si pensino quelle parole dirette contro un ( ! ) Dio cristiano, si sostituisca al nome di Giove il concetto anonimo ( ! ! ) di Dio e si sentirà di quanto spirito rivoluzionario sia carica l’ode». (Inizio dell’ode: « Copri il tuo cielo, Giove, con veli di nuvole ed esercitati, simile al fanciullo che decapita cardi, su querce e vette di monti! Devi a me la mia terra pur lasciare e la mia capanna, che tu non hai costruita, e il mio focolare, per la cui fiamma m’invidii. Nulla io conosco di più misero sotto il sole di voi, dei!») Storia religiosa di Goethe. Sviluppo del mito di Prometeo nel secolo xvm, dalla prima formulazione dello Shaftesbury («a poet is indeed a second maker, a just Pro- metheus under Jove») a quella degli Stürmer und Dranger, che trasporta Prometeo nell’esperienza artistica da quella religiosa. Il Walzel ha sostenuto appunto il carattere puramente artistico della creazione goethiana. Ma opinione comune è che il punto di partenza sia stata l’esperienza religiosa. Il Prometeo deve essere collocato in un gruppo di scritti (il Maometto, il Prometeo, il Satyros, l'Ebreo Erran-